19 novembre 2020 – Trovare un valido ristorante, gustarsi un’ottima cena, accompagnare il cibo con un paio di bicchieri di buon vino e poi magari concedersi caffè e “ammazzacaffè”… Chi non lo ha mai fatto? Chi non apprezza di tanto in tanto una serata enogastronomica? Il problema sta in quel paio di bicchieri di buon vino e nell’amaro finale, che per molti possono già rappresentare la soglia massima di tasso alcolemicoammesso per poter guidare. Quindi, chi ha testa si limita o evita del tutto di bere, riducendo però il piacere della serata. Ma noi camperisti abbiamo un’arma in più: la casa al seguito. L’unica difficoltà è trovare un ristorante vicino a cui parcheggiare per poi passarvi anche la notte. Non sempre è facile.
L’amico Luca Calmasini ha avuto l’idea giusta: trovare ristoratori che abbiano spazio e disponibilità per ospitare i camperisti dopo cena. Così, un bicchiere di troppo non è più un ostacolo a una magnifica serata dedicata al gusto. “Sono camperista da vent’anni,” scrive Luca, “e nei miei viaggi mi è capitato spesso di sostare presso i ristoranti per gustare la nostra buona cucina, e poi di dormire nel loro parcheggio. Così è nata l’idea di creare un legame più stretto tra il mondo della ristorazione, esempio dell’eccellenza italiana, e i camperisti, che dell’abitar viaggiando hanno fatto una filosofia di vita, e che alla buona tavola vogliono coniugare i tesori naturalistici, architettonici e culturali della nostra terra”.
L’iniziativa si chiama CampeRistorante, e si presenta al pubblico attraverso un sito web in cinque lingue e un gruppo Facebook, con il quale seguire le ultime novità. Così viene descritto il progetto: “CampeRistorante offre una scelta di luoghi dove trovare un piacevole ristoro e un’accoglienza degna dello stile italiano. Raggiungere la meta può essere un viaggio lungo, attraverso la nostra penisola. Fermarsi alla sera per riposare e gustare i piatti della cucina italiana rende il viaggio più piacevole. Se poi l’accoglienza significa anche poter dormire una notte prima di riprendere il viaggio, allora l’obiettivo di interagire con l’economia locale, per il turista itinerante, sarà raggiunto”.
Tra l’altro, nelle regioni italiane in cui questo è possibile, usare il camper per procurarsi una cena da asporto e consumarla ancora bella calda, appena fuori dal locale, può essere un’idea anche per sostenere gli amici ristoratori, che in questo periodo particolare stanno soffrendo più di altre categorie. Pur essendo ancora in fase iniziale e nato con uno spirito amatoriale, CampeRistorante ha l’ambizione di diventare qualcosa di più strutturato: farlo crescere dipende anche da noi.