2 gennaio 2018 – Come primi post probabilmente non sono molto interessanti, ma visto che abbiamo deciso di partire dall’inizio cominciamo con lo spiegare chi siamo e come siamo arrivati fin qui. Io sono Paolo, ho 53 anni e attualmente amo definirmi imprenditore. La mia vita professionale è completamente assorbita dalla gestione di un bar, che ho avviato circa due anni e mezzo fa insieme a un socio. Questo locale è il punto di arrivo di una storia ricca di successi e di grandi tonfi. Ho iniziato a lavorare prima come venditore di assicurazioni, poi come fotografo e infine come collaboratore di giornali di informatica. In quest’ultimo ambito ho sviluppato la carriera da dipendente, culminata con ruoli dirigenziali in due case editrici multinazionali e conclusa con un licenziamento improvviso, a seguito di crisi, per ristrutturazione aziendale.
La vita professionale 1.1, iniziata nel 2007, ha visto la nascita di un’azienda da me creata e dedicata all’editoria elettronica. Dopo qualche anno di attività senza infamia e senza lode ho coinvolto un amico il cui posto di lavoro era a rischio e insieme ci siamo buttati sull’informazione locale. Abbiamo ottenuto grandi soddisfazioni morali, ma nessuna economica e così, forzato dagli eventi, ho ricominciato a collaborare anche con altre aziende.
Nel 2015 una svolta (2.0!): l’opportunità di riaprire un locale bar nel centro storico di Arese. Fatti (e rifatti, e rifatti ancora…) i conti, abbiamo deciso di gettarci e a maggio abbiamo inaugurato il QuiArese TechCafé: un locale che voleva essere un punto di incontro per la cittadinanza dove confrontarsi e discutere di tutto ciò che accade localmente, unendo in modo tangibile l’informazione locale fatta attraverso il sito Quiarese.it ai cittadini. L’avventura è stata molto, molto faticosa e per fortuna non fallimentare, ma ci ha assorbito completamente. Troppo.
Dal punto di vista della vita personale, invece, sono stato a lungo sposato con Claudia, con la quale ho avuto due meravigliosi figli: Mara e Francesco, entrambi oggi grandi. La vita sentimentale non sempre va come si spera, e nel 2009 la nostra avventura insieme si è conclusa e io sono andato a vivere da solo.
Maria Luisa, detta Marilù, ha un’età che non si dice (ma tanto sembra sempre molto più giovane di quel che è…) e ha cominciato presto a lavorare presso una concessionaria di pubblicità. Dopo pochi anni, si è trasferita in una casa editrice internazionale come segretaria di redazione e sul campo si è conquistata i gradi da giornalista, specializzata in tecnologia. Per scelta personale ha mollato il lavoro da dipendente nel 2003, decidendo di guadagnarsi da vivere come collaboratrice esterna. Nonostante un mercato sempre più in crisi, ancora oggi vanta clienti importanti.
Da giovanissima ha avuto con Donato una splendida figlia, Alessandra, ora grande. Nonostante il matrimonio, la loro convivenza è finita nel 2005 e anche Marilù è ripartita da una vita autonoma.Negli ultimi anni le nostre vite si sono incontrate e dal 2013 abbiamo deciso di coronare la nostra storia d’amore andando a vivere insieme. Dopo le fatiche comuni del lancio del bar, ora facciamo spazio a nuovi sogni.