28 maggio 2019 – In questi giorni il tempo per scrivere è davvero poco. Come potete immaginare siamo nel bel mezzo della riorganizzazione. L’umore è altalenante, molto influenzato dalla stanchezza. Ma orami siamo alle battute finali. Abbiamo davanti solo due notti da passare nel nostro lettone di casa, poi si passa all’altro lettone, quello di Falkor! Come in tutti i traslochi la routine è sempre uguale: inscatola, cataloga, dividi: questo nel box, questo a casa dei genitori di Paolo, questo in discarica e questo alla Bottega del Riciclo. Nel mezzo decine di messaggini da gestire per le cose che abbiamo messo in vendita, qualche visita di persone interessate ad affittare la casa in cui viviamo, un po’ di lavoretti saltuari per il bar, il lavoro di traduzione e scrittura giornalistica che avanza a fatica.
Ma se fino a ora tutto è stato (solo) faticoso, l’appuntamento di domani mattina è ben più importante: dobbiamo caricare Falkor. Sarà il momento decisivo per capire se le nostre valutazioni di massima sono giuste oppure se siamo stati troppo ottimisti (o pessimisti). E dovremo concordare gli spazi personali: una battaglia per pochi centimetri… Domani vi sapremo dire se tutte le idee che ci sono frullate per la testa sono state buone o meno buone.
Poi un sospirone e via per l’ultimo giro di danze del trasloco: noleggio di un furgone, smontaggio dei mobili più ingombranti, trasporto e rimontaggio (o pensionamento). E infine la solita desolazione di una casa vuota, un po’ polverosa, che dovremo salutare. Consci, questa volta, che la nuova avventura sarà differente. Più bella, più eccitante, più appagante. Saremo fulltimer!