20 luglio 2019 – Oggi è stato un giorno dedicato alla manutenzione (più o meno) programmata. L’oblò panoramico di Falkor, marchiato Hymer, ha un meccanismo di apertura a pantografo, comandato da una manovella, che in fase di apertura era diventato durissimo. In più, alcune parti degli accessori dell’oblò (manovella, guarnizione, cornice interna) erano deteriorati. Per questo abbiamo deciso di smontare tutto quanto era alla nostra portata, pulirlo, lubrificarlo e cercare di capire se si potessero reperire pezzi di ricambio.
Lo smontaggio della cornice con oscurante, zanzariera e luci è stata abbastanza semplice: dopo avere rimosso la manovella (tenuta da una singola vite), ci siamo occupati delle otto viti che la tengono fissata al soffitto, mentre una nona vite, infilata a tradimento sotto uno dei faretti, è stata scovata velocemente per completare l’opera. Staccati i cavi della corrente abbiamo potuto pulire l’interno della cornice, ricettacolo di polvere e insetti morti. Dalla cornice è spuntato il marchio Remis, che abbiamo tenuto da parte, insieme al codice prodotto, per capire se i ricambi potessero essere reperiti senza passare da Hymer.
Tre erano le parti che avremmo voluto cambiare: la manovella (la cui plastica si è rotta in un punto qualche mese fa), la guarnizione di gomma (che abbiamo a suo tempo dovuto incollare con il mastice perché si stava dividendo in due parti) e la cornice interna (rotta in un punto e fessurata in altri due). Le ricerche non sono state semplici: in Italia sembra che i ricambi Hymer, almeno online, siano di difficile reperibilità. La ricerca Remis, anche con il codice prodotto, non ha portato risultati, forse perché si tratta di una soluzione realizzata su misura solo per Hymer.
Alla fine, tutto è saltato fuori in Inghilterra, dal concessionario Brownhills, che ha un negozio online su eBay: nessuno è fornito come lui di ricambi Hymer. E bisogna tenere conto sia del fatto che non è un concessionario Hymer sia che il nostro Falkor è del 2005. Nonostante tutto, i tre ricambi li abbiamo trovati, anche se abbiamo deciso di limitarci alla manovella e alla guarnizione, che sono dettagli funzionali: la cornice interna ha solo un impatto estetico. Purtroppo, mantenere un Hymer è un salasso ogni volta, come sempre accade con i prodotti automotive tedeschi: manovella e guarnizione ci sono costate un’ottantina di euro, ma per la cornice (che è un solo, stupido pezzo di plastica) ci hanno chiesto 160 euro. E quindi abbiamo rinunciato.
Risolto l’aspetto ricambi, ci siamo concentrati sul meccanismo di apertura, che abbiamo scoperto risiedere completamente all’esterno: una coppia di ingranaggi conici mossi dalla manovella comanda una vite senza fine e una serie di rinvii che sollevano la cupola di una quindicina di centimetri. Ci siamo quindi procurati del grasso spray e abbiamo lubrificato tutto: apertura e chiusura dell’oblò sono tornati leggeri e fluidi.
Nella fase di rimontaggio è sorto l’immancabile problema: a causa dell’irrigidimento delle plastiche dovuto all’età, due supporti delle viti hanno ceduto. Colpa anche di Paolo, che cerca sempre di fare tutto da solo: per rimettere in posizione la cornice con oscurante e zanzariera è meglio essere in due, almeno fino a quando non si sono puntate un paio di viti. Con un po’ di Millechiodi e qualche ora di attesa abbiamo risolto anche questa e poi abbiamo rimontato il tutto: quando arriveranno la manovella e la guarnizione non ci sarà bisogno di smontare altre parti.