Mercoledì 14 agosto – Piuro (SO) – 206 km
L’ultima tappa verso l’Italia passa da Sankt Moritz, in Svizzera. Il paesaggio che dal Tirolo va all’Engadina è decisamente bello e la giornata di sole non fa che enfatizzare i panorami montani che ci circondano. La strada sale piano piano, dolcemente, e arriviamo ai 1.800 metri di “San Maurizio” senza nemmeno accorgercene. L’unica piccola nota che ci lascia un leggerissimo retrogusto amaro è il passaggio della frontiera, con il doganiere che chiede (giustamente) qualche informazione… È che a noi l’Europa senza frontiere e con la moneta unica piace, ci fa sentire tutti cittadini del mondo e le barriere, per quanto blande, ci mettono tristezza.
A Sankt Moritz, magari intorno al suo lago, ci fermeremmo volentieri per una pausa, ma è inutile dire quanto i camper siano poco graditi in questo lussuosissimo luogo di villeggiatura… Passiamo mestamente oltre e a Silvaplana avvistiamo un piccolo parcheggio a bordo lago. Troviamo persino un posto libero, ma quando arriviamo al parchimetro scopriamo che accetta solo franchi svizzeri e non carte di credito. È il nostro addio al breve percorso in Svizzera, senza ripianti.
Superato il passo di Maloja ci rendiamo conto di quanto fossimo in alto: tre chilometri di una strada ripidissima e ricca di tornanti ci porta a imboccare la Val Bregaglia, stretta e spettacolare che ci riporta infine in Italia. Pochi chilometri dopo arriviamo a Piuro, la cui attrazione principale sono le cascate dell’Acquafraggia, un doppio salto gemello di ben 170 metri che può essere ammirato dalla sua base.
Dove abbiamo dormito: In un parcheggio a pagamento, dalle 8.00 alle 20.00, a poche centinaia di metri dalle cascate (coordinate: 46°19’42.8″N 9°26’01.7″E).