7 novembre 2020 – Ieri è iniziato il secondo lockdown di questo nefasto 2020 causato dalla pandemia di Covid-19. Ci troviamo in una regione “rossa”, e quindi sono entrate in vigore le restrizioni più importanti: nessuno spostamento non necessario, anche all’interno del comune in cui ci si trova. In questi casi, la vita dei fulltimer può rivelarsi un po’ più complicata della media: non avere una “casa” in muratura entro cui rifugiarsi può far nascere molti equivoci, come è stato ben evidenziato dalle storie che abbiamo raccontato nella scorsa primavera:
- 13 marzo: Fulltimer e Coronavirus: come affrontare (e risolvere) i problemi che questa emergenza ci mette di fronte
- 16 marzo: Fulltimer di tutta Italia: ecco come si vive in camper ai tempi del Coronavirus
- 28 marzo: Covid-19, si moltiplicano le difficoltà per i fulltimer in giro per il mondo: ecco la situazione
- 11 aprile: Sara, fulltimer in Valtellina, e l’insensibilità di (alcune) istituzioni: per fortuna non tutte
Il tema ci sta particolarmente a cuore, perché da un anno e cinque mesi viviamo anche noi in camper. Vedremo nei prossimi giorni se emergeranno problemi particolari per chi condivide la nostra stessa condizione. La fortuna dei fulltimer in questi giorni è che se non si hanno particolari legami affettivi o di lavoro ci si può spostare. Anzi, ci si è potuti spostare fino a giovedì scorso per raggiungere aree con minori restrizioni, come le regioni classificate “gialle”. Per sapere cosa si può fare in generale con il camper durante questo periodo abbiamo scritto un post dedicato.
Noi abbiamo deciso di rimanere in zona, facendo però una scelta diversa da quella della scorsa primavera. Mentre a marzo e aprile eravamo stati ospiti dei genitori di Paolo, continuando a vivere su Falkor, questa volta ci siamo fermati in un campeggio sul lago Maggiore, lato piemontese. Non volevamo infatti allontanarci troppo dai parenti, che potrebbero sempre avere bisogno di un aiuto, ma non ci piaceva l’idea di stare parcheggiati in fondo alla corsia di un box e vedere fuori dalla finestra solo mattoni e cemento. In primavera abbiamo ampiamente goduto della praticità del giardino, ma meteo e temperature erano decisamente più favorevoli.
Così ora siamo “parcheggiati” in un giardino molto più grande. Fuori dalle finestre vediamo alberi, verde e natura e appena fuori dal campeggio abbiamo il supermercato. Ovviamente non è una scelta indolore dal punto di vista economico, ma siamo riusciti a ottenere condizioni accettabili che, se necessario, potranno portarci fino alle feste di Natale. Speriamo ovviamente che il lockdown possa essere allentato prima.
Se volete farci sapere come state affrontando questo difficile momento, scriveteci: saremo felici di condividere anche la vostra esperienza!
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