21 dicembre 2020 – La situazione è radicalmente cambiata. Dopo avere parlato un paio di volte di cosa si può e cosa non si può fare in camper alla luce degli ultimi DPCM, questa volta ci tocca scrivere una cosa che non avremmo mai voluto dirvi: questo è un momento in cui bisogna restare a casa. Il decreto legge del 18 dicembre scorso delinea infatti una situazione in cui cercare di capire come comportarsi in camper durante le festività è assolutamente inutile. Il messaggio che è arrivato forte e chiaro è che fino all’Epifania non bisogna spostarsi.
Nella nostra guida all’uso delle regioni gialle, arancioni e rosse avevamo spiegato quali spiragli si erano aperti per chi desiderava passare qualche giorno in camper o in caravan. E anche con i limiti imposti dal “Decreto Natale” per il periodo festivo (vietati gli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, tutti fermi il 25 e 26 dicembre, nonché il primo gennaio) un modo si poteva trovare.
Con il decreto legge di qualche giorno fa la situazione è cambiata: chi non si è spostato entro lunedì 21 dicembre deve stare sostanzialmente fermo. Certo, ci si può muovere all’interno della propria regione fino a mercoledì 23 dicembre, ma poi tutta l’Italia diventerà “rossa” per quattro giorni (dalla vigilia di Natale a domenica 27 dicembre compresi): questo significa non solo non spostarsi dal comune in cui ci si trova(non quella di residenza: questo non è mai previsto), ma all’interno di quel territorio anche muoversi solo con autocertificazione per i soliti motivi: lavoro, salute e necessità.
Nei tre giorni successivi la penisola verrà “promossa” a zona arancione, ma le cose non cambieranno di molto: bisognerà rimanere all’interno dei confini comunali, anche se ci si potrà spostare senza autocertificazione. Da giovedì 31 dicembre a domenica 3 gennaio compresi tutto il territorio nazionale virerà di nuovo al rosso, così come “rossi” saranno anche martedì 5 e mercoledì 6 gennaio, con il lunedì 4 ancora arancione. In questa situazione, secondo, noi non vale nemmeno la pena provarci.
Ma se si è partiti prima, si può fare sosta libera? Noi lo evitiamo, anche perché la possibilità di controlli e discussioni in questo periodo è molto più elevata del solito. La Confederazione Italiana Campeggiatori(Federcampeggio) afferma che le eventuali sanzioni sono corrette, perché secondo una sentenza della Corte di Cassazione “la sosta del veicolo in area pubblica o equiparata, rientra nella fattispecie della circolazione”. Noi pensiamo ci siano molti più margini di valutazione, anche perché una sentenza specifica della Corte vale esclusivamente per il caso che è stato esaminato e non può essere applicata come fosse una legge, ma siamo anche convinti che in periodi come questo non sia il caso di sollevare un ginepraio di questo genere.
Chi è riuscito a spostarsi prima del 21 dicembre e si trova in una struttura ricettiva regolare (campeggio o area di sosta con sistema di accesso controllato) può fermarsi senza problemi dove si trova, rimanendo all’interno del comune e spostandosi con autocertificazione nelle giornate “rosse”. In base al decreto può anche fare ritorno a casa quando lo desidera, perché questo è sempre consentito. Se vi trovate in questa situazione, vi diamo un consiglio: conservate per il viaggio di ritorno la ricevuta di pagamento del campeggio o dell’area di sosta che “certifichi” il vostro arrivo prima del 21 dicembre.
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