17 aprile 2021 – In questi quasi due anni di vita in camper, il desiderio di avere un veicolo diverso si è fatto spesso spazio nelle nostre menti. Però ogni volta che ci è capitato di vedere dei modelli spettacolari o con qualche dote in più rispetto al nostro Falkor abbiamo sempre avuto delle remore. Non solo economiche, ché cambiare un veicolo oggi equivale a svenarsi, ma soprattutto legate alla validità della formula del nostro Hymer Exsis SG, che per noi rappresenta una delle più riuscite interpretazioni di veicolo ricreazionale compatto. Così ci siamo ritrovati spesso a pensare come allungarne la vita utile, a quanto ci sarebbe costato migliorarne alcuni aspetti e se valesse davvero la pena continuare a vivere in un camper lungo 545 centimetri.
Beh, in realtà una prima risposta è sempre stata legata alla durata del finanziamento che abbiamo richiesto per comprare Falkor, nel 2017: fino al 2024 ci accompagna la simpatica rata, e quindi – salvo occasioni irripetibili – il “piccolo” è meglio che resista fino ad allora. Ma poi sono subentrate prima una riflessione oggettiva e poi una componente emotiva. La prima è legata all’attuale fase di incertezza con le motorizzazioni. In realtà siamo abbastanza convinti che il propulsore a gasolio avrà ancora lunga vita, soprattutto nel nostro settore, ma il nostro prossimo acquisto, soprattutto se comporterà grandi sacrifici, dovrà essere quasi definitivo. Non diciamo che sarà il nostro ultimo camper, ma non crediamo che in futuro ne vedremo più di due e in ogni caso il prossimo avrà una lunga “carriera” davanti a sé.
L’emotività scatenata dall’Armando
La componente emotiva è stata scatenata dal mitico Armando, conosciuto per i suoi canali YouTube Vivere In Camper Macchitelofaffa? e Westfalia Digital Nomads, che ha un certo punto ha avuto la brillante idea di non rinunciare al suo Mork (uno splendido T4 allestito Westfalia), ma di rivoluzionarlo. Non migliorarlo. Non arricchirlo. Ma stravolgerlo completamente. Basti dire che ha sostituito il motore, ha trasformato il veicolo montando la trazione integrale, ha eliminato il tetto a soffietto per adottarne uno alto e rigido e ha rifatto completamente gli interni. Insomma, ha salvato carrozzeria, sedili, plancia e poco altro… Di fronte a una mossa così coraggiosa e secondo lui economicamente sostenibile (non conveniente) potevamo noi far finta di nulla e continuare a pensare a un domani senza Falkor? Evidentemente no.
Poi l’ultimo elemento di razionalità ci ha dato il colpo finale: la collaborazione con Teleco Group che abbiamo avviato all’inizio dell’anno (leggi qui la prova completa del Router WiFi WFT400 che funziona con rete cellulare) prevede l’esplorazione di diversi prodotti e tecnologie ed è chiaro che andando a installare molti accessori importanti non avrebbe senso pensare di vendere il nostro Hymer. Così è stato naturale rilanciare e cominciare a riflettere su cosa fare per rendere Falkor una casa ancora più accogliente (attraente lo è già) rispetto a oggi.
In arrivo tante novità
Nei prossimi mesi vi faremo vedere un sacco di cose nuove, molte delle quali riguardano anche le soluzioni dell’allestimento coinvolgendo anche altri partner. Non stiamo per fare la rivoluzione come Armando e sua Mel, ma sicuramente apporteremo diverse modifiche funzionali, frutto della nostra esperienza a stretto contatto quotidiano con il nostro veicolo. Al momento abbiamo pianificato due livelli di intervento. Il primo, la prossima settimana, sarà concentrato sugli aspetti tecnici e impiantistici, per mentre il secondo, più legato alle opere di falegnameria, lo realizzeremo prima dell’estate.
In entrambi i casi abbiamo scelto un’azienda di alto livello: non una semplice officina di assistenza ai veicoli ricreazionali, ma un vero e proprio allestitore: Gulliver’s. L’azienda vicentina, che abbiamo conosciuto un paio di anni fa per il suo interessante progetto Utopia Camper, vanta una grande tradizione ed esperienzanella realizzazione di veicoli monoscocca, prodotti con grande cura e con enorme attenzione a progettazione, materiali, qualità della manodopera e ricerca di nuove soluzioni sia sul fronte dei materiali sia su quello delle soluzioni tecnologiche.
Avremo modo di parlarvene ancora. Intanto, se almeno un pochino vi abbiamo incuriosito, continuate a seguirci per vedere cosa ci siamo inventati!
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