10 agosto 2022 -. Oggi è il giorno. Quello in cui tornerò in possesso di Falkor. E non è un giorno facile. Avrebbe dovuto essere un momento di gioia, di grande emozione, ma è rimasta solo questa seconda. Nemmeno troppo positiva. Era la fine del 2020 quando abbiamo cominciato a pensare se tenere Falkor o puntare su un veicolo diverso, se fare qualche lavoro di “ristrutturazione” per rendere più confortevole la nostra casa esistente o rivoluzionare tutto. Alla fine, i problemi di budget e le incertezze sulle motorizzazioni a gasolio in una prospettiva di lungo termine ci hanno convinto a tenere un van che amiamo follemente.
A marzo 2021, dopo diversi confronti con chi avrebbe poi eseguito i lavori, abbiamo ricevuto il preventivo: circa 7.000 euro IVA esclusa. Non pochi, ma spesi per avere diverse migliorie a bordo che in parte non avremmo trovato nemmeno su veicoli più moderni. Quindi abbiamo dato il via libera, con l’obiettivo di avere Falkor pronto per l’estate. Poi la tegola: la diagnosi della malattia di Marilù e la necessità di fermarci, almeno temporaneamente.
E intanto il tempo (e non solo) se ne va…
Durante quei mesi abbiamo voluto guardare con fiducia al futuro, e alla fine di novembre abbiamo portato Falkor in officina, con l’idea di riaverlo dopo le festività natalizie o al più tardi a fine gennaio. Poi siamo slittati a febbraio, quindi a marzo. E poi aprile e maggio si sono rivelati un incubo… e Falkor non è stato più nei nostri pensieri.
A maggio inoltrato, finalmente un vero e proprio via libera ai lavori, che come sempre hanno comportato in corso d’opera numerose modifiche. A decidere, questa volta, solo io: la casa rinnovata servirà fondamentalmente a me e Yoda.
Ci sono voluti altri tre mesi per arrivare alla finalizzazione del progetto, con un conto che alla fine è schizzato verso l’alto e che oggi mi fa riflettere sul fatto che ne valesse davvero la pena. Il totale ha raggiunto quota 12.000 euro, e ormai è inutile pensare se sia stato giusto o meno spendere così tanti soldi. Il risultato lo vedrete prossimamente. A me non resta che non pensarci più e a godermelo il più possibile…
Gli ultimi giorni sono stati difficili. Ho dovuto trovare una soluzione per il pagamento, ché tutti quei denari in un periodo così complicato mica ce li ho! Aspetto l’approvazione di un finanziamento per essere tranquillo e saldare i miei debiti. Intanto, sono in treno verso Santorso, dove in giornata verranno finiti gli ultimi lavoretti e poi sarò di nuovo a casa, quella vera: su Falkor.
Da marzo 2021 a oggi è stato un percorso lungo, difficile e doloroso. Ma da qui ripartirò per cercare una nuova serenità.
©2022 seimetri.it – Se vuoi lasciare un commento a questo articolo, puoi farlo sulla nostra pagina Facebook