12 febbraio 2018 – Come promesso eccoci qui a parlare di Falkor, il nostro Hymer Exsis SG. Come avrete intuito leggendo il post precedente, abbiamo un debole per i mezzi non troppo grandi. Dopo avere provato camper da 4 metri e mezzo a 7 metri e venti, ci siamo resi conto (Paolo, soprattutto!) che le dimensioni contano: un van corto si può parcheggiare nei posti dove sostano anche le auto, mentre un veicolo agile permette di andare in posti che a un camper classico sono difficilmente accessibili o addirittura preclusi. Trovare il veicolo più adatto è comunque sempre frutto di una serie di compromessi. A chi non piace avere un’enorme zona giorno, letti sempre pronti, doccia separata, frigo a colonna, vano garage e grandi armadi? Riducendo le dimensioni, alcune di queste comodità si perdono, o comunque si riducono molto. Se osservate i layout della maggior parte di camper e furgonati odierni vi rendete facilmente conto di due cose: le dimensioni minime oggi partono (con qualche rara – e scomoda – eccezione) da 6 metri di lunghezza e gli spazi vivibili interni sono molto risicati. Tolto lo spazio impegnato dalle moderne meccaniche, all’allestimento non rimane molto.
Nell’Hymer Exsis originale, nato nel 2004, il problema è stato brillantemente risolto: invece di realizzare un semintegrale tradizionale, i tedeschi hanno osato di più, aumentando notevolmente l’altezza e realizzando non un cupolino, ma un’intera sovrastruttura che va a sostituire montanti anteriori e parafanghi del Fiat Ducato. Il risultato finale è un ibrido tra semintegrale e motorhome molto originale, ma soprattutto molto spazioso e fruibile all’interno. Il tutto in una lunghezza contenuta in 5,45 metri!
La zona giorno è formata da una semi-dinette classica che può permettersi una panchetta laterale per due persone: moltissimi mezzi lunghi anche sette metri ne sono privi! Il letto basculante longitudinale, grazie all’altezza totale, garantisce molto spazio a chi riposa, ma soprattutto permette di usare liberamente la dinette sottostante, senza ingombrare la porta di ingresso. In più, il matrimoniale misura due metri di lunghezza per 1,60 di larghezza: come un letto casalingo! L’unica nota negativa è che i piedi vanno verso la parte anteriore (dove il soffitto è troppo basso per la testa e non ci sono finestre), rendendo più scomode salita e discesa. Ai lati del letto, però, sono presenti due finestre e il grande oblò non è lontano: l’aerazione è garantita.
La cucina lineare, a tre fuochi e con lavello in acciaio, è piccola ma funzionale, con due cassetti (di cui uno veramente grande) e un capiente ripostiglio. Alle spalle si trovano un frigorifero trivalente Thetford da 90 litri con piccolo congelatore e un armadietto a due ripiani molto grande. Sopra il frigo c’è spazio (anche troppo!) per appoggiare oggetti di ogni dimensione, che però in viaggio vanno fissati in qualche modo o rimossi. Nella notte quello spazio diventa un comodino gigantesco.
All’altezza della cucina, il pavimento si rialza con un gradino di discreta altezza, che dà accesso al grande bagno con armadio. Questa scelta permette di facilitare la salita al letto, di avere un capace gavone accessibile dalla parte posteriore (dove riponiamo tavolo, sedie, cunei, cassetta degli attrezzi, cavo elettrico e canna dell’acqua) e di mantenere in posizione interna (e quindi antigelo) il serbatoio delle acque grigie.
Prima del bagno, su entrambi i lati, ci sono due colonne a tutta altezza dedicate allo stivaggio, quella di sinistra è organizzata a mensole, mentre sul lato opposto ci sono due cestelli estraibili. Alla base si trova la stufa Truma 4000. Sempre per lo stivaggio, Hymer ha pensato a geniali sportelli ribaltabili (tipo quelli da aereo) sistemati su entrambi i lati. Ce ne sono cinque, più un vano a giorno. AI lati del letto corrono due pratici vani portaoggetti. In più ci sono libere la cassapanca laterale e mezza sotto la dinette (il resto dello spazio qui è occupato da batteria servizi e sistema di gestione dell’energia ElectroBlock), oltre ai vani sotto i due sedili girevoli in cabina.
Il bagno trasversale è molto grande, non solo in relazione alla lunghezza del mezzo, ma in assoluto. Il lavello girevole lascia spazio per l’uso del WC e il pavimento è costituito da un piatto doccia che misura 60×90 centimetri. L’armadio appendiabiti, largo circa 65 centimetri, è anche molto alto e sotto la sua base trovano posto serbatoio delle acque chiare (100 litri) e il gavone per due bombole del gas da 13 chili. In bagno purtroppo manca una finestra, ma c’è un piccolo oblò.
Da questa lunga descrizione si intuisce come Falkor sia una sorta di “Tardis”, la famosa cabina del Dottor Who: piccolo fuori, enorme dentro. Un paio di vacanze estive e molti scampoli di viaggio durati 36 ore ciascuno ci hanno fatto capire che l’Exsis SG, con un po’ di spirito di adattamento, potrà essere la nostra nuova casa!