1 maggio 2019 – In questi giorni i sentimenti prevalenti sono irrequietezza e preoccupazione. A mano a mano che il “grande cambiamento” si avvicina ci si sente sempre più nervosi. Si ha la sensazione che sia un passo senza ritorno. E si ha il timore di averlo fatto sbagliato. Naturalmente ci sono anche i momenti di euforia, perché oltre un anno di riflessioni e analisi sulle cose da fare non spariscono in un attimo. Così ci si aggrappa ai numeri e alla ragione.
Se tutto va bene, il nostro budget ci permetterà di vivere dignitosamente dando una svolta importante, e soprattutto positiva, alla nostra vita. In caso di problemi concreti, legati soprattutto al camper (guasto, incidente, manutenzione), abbiamo una soluzione abitativa di emergenza: la casa dei genitori di Paolo. Se la nostra nuova vita non dovesse piacerci, abbiamo sempre il bar a cui tornare, e una casa in affitto la si può sempre trovare.
Già, ma la vera incognita è quella economica. Qui non possiamo nasconderci: dal bar l’introito economico diminuisce notevolmente e le nostre collaborazioni sono sempre in bilico. Bisognerebbe allargare il parco clienti, ma come sempre è complicato. Inoltre, il bar oggi sta in piedi, ma in caso di recessione potrebbe non garantirci nemmeno quella quota che ci siamo riservati per partire. Viva l’ottimismo, ma la realtà ci ha insegnato che fare previsioni che poi non si traducono in risultati concreti è troppo facile.
Tra un momento di angoscia e uno di entusiasmo procediamo comunque verso l’agognata meta. Ieri abbiamo cominciato a mettere ordine nel box che dovrà ospitare oggetti, abiti e mobilio di casa che non utilizzeremo. Siamo riusciti a fare un briciolo di spazio, ma ci vorranno almeno un altro paio di sedute prima di liberare spazio a sufficienza. Domani, invece, appuntamento da Axel Camper per verificare la possibilità di sistemare lavello del bagno e piatto doccia prima del nostro trasferimento.