3 marzo 2021 – Madonna del Sasso ci rivediamo! Sono passati oltre otto mesi dall’ultima volta che ci siamo stati con il nostro Hymer Exsis SG, da noi chiamato Falkor. Era da poco cessato il lockdown – stiamo parlando di giugno 2020 – ed era anche una delle nostre prime uscite dopo il blocco. Poteva essere una bella esperienza: area di sosta tranquilla, temperatura ideale – per dire la verità è anche piovuto – e tutto sommato la connessione per lavorare reggeva. Ma, e non capitava da tempo, la seconda notte sono stata male. Ho avuto forti, fortissime vertigini, nausea e mal di testa. Per farla breve decidiamo di ripartire per andare dal mio medico. Per fortuna niente di grave – probabile attacco di labirintite – ma capite bene che mi è rimasto un ricordo “spiacevole”.
Ci sono state poi di mezzo le vacanze, vari lockdown e impegni lavorativi e familiari che ci hanno impedito di spostarci come avremmo voluto e dove avremmo voluto. E ora eccoci qui, per la gioia di Paolo che ama molto questo posto. Eh… dai…. anche un po’ la mia, che comunque mi trovo bene.
Sosta in solitudine
Un paio di settimane fa, ci siamo rimasti due notti, ma forse ne avremmo fatta una terza se l’autonomia ce l’avesse permesso, ma urgeva un collegamento alla “corrente”. Le batterie del nostro Hymer Exsis SG cominciano a dare segni di invecchiamento e l’uso che ne facciamo è intensivo: carica i portatili anche due volte al giorno, carica l’iPad, carica lo spazzolino eccetera eccetera. E poi le luci che oltre un certo orario vanno per forza accese…
Nell’area di sosta – se vi interessa leggete la nostra recensione – ci sono una decina di posti, alcuni dei quali in estate sono anche abbastanza ombreggiati. A parte un semintegrale parecchio datato, che il proprietario parcheggia lì tutto l’anno, in quei due giorni c’eravamo solo noi. Ma, almeno per la nostra esperienza – che però è sempre limitata ai soli giorni infrasettimanali – questa area di sosta gratuita non è mai affollata.
Un’amministrazione che ama i camperisti
L’area di sosta di Madonna del Sasso si trova in una splendida posizione, isolata e immersa nella natura. Abbiamo anche visto che da lì partono diversi sentieri, che “collauderemo” in una delle nostre prossime scappate. Per questo, ma non solo per questo, ci piace molto. Ci sentiamo ben accolti! E non lo diciamo a caso…
La seconda volta, forse, che ci siamo venuti – giusto un anno fa – avevamo trovato l’acqua potabile chiusa – e in inverno ci sta – ma abbiamo voluto provare a segnalare la cosa utilizzando il modulo Contatti sul sito del Comune. Un po’ pignoli – lo ammetto – abbiamo anche fatto presente che la fontana aveva un attacco del rubinetto privo di filettatura e che, pur offrendo il servizio di raccolta differenziata, mancava il bidone per la carta. Non ci attendevamo risposta. E invece ci ha scritto direttamente il sindaco Ezio Barbetta, dicendo che avrebbe provveduto. E così è stato. Non possiamo non ringraziarlo ancora una volta per la sua gentilezza e disponibilità!
Falkor sul sagrato del Santuario
Pur essendo sempre un piacere venire a Madonna del Sasso, questa volta l’abbiamo scelta per motivi di lavoro. La connettività è un po’ ballerina e Paolo ha optato per questa meta con lo scopo di provare il sistema PhoneBoosterVan 2.0 di Teleco Group. E poi volevamo fare delle foto un po’ originali. Premetto che è vietato arrivare con il proprio veicolo fino al sagrato e al prato antistante il Santuario. Allora Paolo ha telefonato alla Polizia Locale per chiedere l’autorizzazione – giusto dieci minuti – per fare qualche scatto. Dopo avere interpellato il sindaco Ezio Barbetta – sempre lui – ci hanno risposto positivamente. Che si vuole di più… Siamo scesi con il nostro Exsis SG fino al prato (Paolo mi dice vicino al prato e non sul prato!), proprio davanti al Santuario, e Falkor stava una meraviglia con lo sfondo del Lago d’Orta e l’azzurro del cielo.
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