12 aprile 2021 – Chi ha avuto la pazienza e la costanza di seguirci si sarà accorto da tempo che non stiamo pubblicando molti aggiornamenti personali. Quello che è nato come blog dove raccontare come e perché siamo diventati fulltimer (se partite da qui potete trovare una selezione dei post in cui abbiamo narrato la nostra vicenda) si è trasformato in un sito dove trovare informazioni di varia natura, ma per lo più incentrate sul tema dei veicoli compatti. Pubblichiamo anche molte prove di prodotto, attitudine che ci deriva dall’avere lavorato per tanti anni nel settore dei giornali tecnologici, dove era la norma sottoporre a test i dispositivi più svariati. Speriamo che questo nostro “lavoro” vi possa in qualche modo essere utile, anche solo per trovare degli spunti per nutrire la vostra passione per i camper, le caravan e il plein air.
Dicevamo però che abbiamo smesso di parlare di noi. Due sono stati i motivi per cui ci siamo un po’ “persi”.Il primo è che questi maledetti lockdown, prima totali, poi parziali, poi stemperati nei vari colori dell’arcobaleno ci hanno sostanzialmente impedito di fare la vita che avremmo voluto fare andando a vivere in camper: spostarci continuamente. Molti lo fanno ugualmente, ma noi siamo stati colti dalla pandemia in una fase di mezzo, dove i nostri vecchi legami lavorativi (eravamo proprietari e gestori di un bar) ci impedivano di essere davvero liberi e quindi la soluzione più pratica è stata quella di rimanere fermi.
Il secondo è legato al “nuovo” lavoro che via via (per fortuna!) è cresciuto, fino ad assorbire completamente le ore non dedicate al bar. Si tratta di un lavoro che di fatto abbiamo “conquistato” proprio grazie anche agli sforzi fatti su Seimetri.it, che ci hanno permesso di mettere in mostra qualcuna delle nostre doti professionali e che ci hanno condotti a nuove, proficue e interessanti collaborazioni. La nostra vita da fulltimer si basa infatti su un’attività da liberi professionisti (siamo giornalisti, traduttori e comunicatori) che può essere svolta praticamente ovunque. Unici strumenti indispensabili: un computer, un telefono e una connessione a Internet.
In questa prima parte di primavera la foschia comincia a sbiadire. Le cose, come spesso accade, dovevano maturare. Alla fine di un anno difficile, segnato da un virus che, volenti o nolenti, ha cambiato le nostre vite, siamo riusciti a mettere dei punti fermi. Primo fra tutti l’avere ceduto le nostre quote del bar, che da qualche settimana non è più un impegno fisso nelle nostre vite. Questo ci sta permettendo di riassaporare il gustodella pianificazione per i viaggi e soprattutto progetti. Quindi entro l’estate speriamo di poterci trasformare da crisalide in farfalla. E cominciare davvero a volare.
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